Rinnovate! Acquistare un carrello elevatore nuovo non è mai stato così conveniente!

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Tra le agevolazioni previste per le imprese all’interno della Legge di Stabilità troviamo i Super – Ammortamenti del 140%. Attraverso questa misura lo Stato consente di ammortizzare il 40% in più del costo imponibile del bene, bene che deve rientrare nella categoria dei BENI STRUMENTALI NUOVI. L’agevolazione è fruibile per i beni acquistati tra il 15.10.2015 e il 31.12.2016.

I super ammortamenti, che si cumulano con la Legge Sabatini rappresentano un’occasione formidabile di aiuti che possono ridurre anche di oltre il 25% il costo dei beni da voi venduti.

La Legge Sabatini a sua volta dà un contributo in conto interessi agli acquirenti di beni strumentali nuovi di costo superiore ai 20 mila euro.

Super-ammortamento 140 cos’è? Come funziona? Durata. Requisiti

.La Legge di Stabilità 2016 prevede ai seguenti commi:

  • 91. Ai fini delle imposte sui redditi, per i soggetti titolari di reddito d’impresa e per gli esercenti arti e professioni che effettuano investimenti in beni materiali strumentali nuovi dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016, con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria, il costo di acquisizione è maggiorato del 40 per cento.
  • 92. Fermo restando quanto disposto al comma 91 e solo per gli investimenti effettuati nello stesso periodo ivi previsto, sono altresì maggiorati del 40 per cento i limiti rilevanti per la deduzione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria dei beni di cui all’articolo 164, comma 1, lettera b), del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.
  • 93. La disposizione di cui al comma 91 non si applica agli investimenti in beni materiali strumentali per i quali il decreto del Ministro delle finanze 31 dicembre 1988, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 27 del 2 febbraio 1989, stabilisce coefficienti di ammortamento inferiori al 6,5 per cento, agli investimenti in fabbricati e costruzioni, nonché agli investimenti in beni di cui all’allegato n. 3 annesso alla presente legge.
  • 94. Le disposizioni dei commi 91 e 92 non producono effetti sulla determinazione dell’acconto dovuto per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2015. La determinazione dell’acconto dovuto per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2016 è effettuata considerando, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata in assenza delle disposizioni dei citati commi 91 e 92 –

Soggetti beneficiari

Il super ammortamento o maxi ammortamento al 140 per cento può essere applicato da «tutte le aziende che investono in beni strumentali strettamente inerenti al core business aziendale», comprendendo in questa definizione tutti i titolari di:

  • reddito d’impresa;
  • reddito da lavoro autonomo (tranne i contribuenti in regime forfetario).

Come funzione e come si applica?

Il meccanismo di applicazione del super ammortamento o maxi ammortamento al 140 per cento prevede che l’azienda possa dedurre una quota fiscale di ammortamento maggiore rispetto a quanto oggi prevede il decreto ministeriale di riferimento.
Nell’applicazione operativa, l’ammortamento al 140 per cento consente di ammortizzare il cespite acquistato secondo le aliquote ordinarie, mentre dal punto di vista fiscale viene effettuata una «variazione in diminuzione della base imponibile» su cui poi verranno calcolate le imposte.
Per esempio, se l’azienda Gamma acquista un cespite per un costo (netto IVA) pari a 1000,00 euro e il relativo coefficiente di ammortamento è pari al 10% per 10 anni, con il super ammortamento questa azienda avrebbe diritto a dedurre fiscalmente il 14% (in luogo del 10).

Periodo temporale di riferimento

Il super ammortamento o maxi ammortamento introdotto dalla Legge di Stabilità 2016 si applica per tutti i beni strumentali acquistati tra il 15 ottobre 2015 ed il 31 dicembre 2016.

 

Beni strumentali: nuova Sabatini 2016

Lo strumento agevolativo definito in breve “Beni strumentali – Nuova Sabatini”, istituito dal decreto-legge del Fare (art. 2 decreto-legge n. 69/2013), è finalizzato ad accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese (PMI) per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature.

Nel dettaglio, la misura prevede il seguente funzionamento:

  1. Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) ha costituito un plafond di risorse che le banche aderenti alle convenzioni MiSE-ABI-Cdp o le società di leasing, se in possesso di garanzia rilasciata da una banca aderente alle convenzioni, possono utilizzare per concedere alle PMI, fino al 31 dicembre 2016, finanziamenti di importo compreso tra 20.000 e 2 milioni di Euro a fronte degli investimenti previsti dalla misura;
  2. Il MiSE concede un contributo in favore delle PMI, che copre parte degli interessi a carico delle imprese sui finanziamenti bancari di cui al punto 1, in relazione agli investimenti realizzati. Tale contributo è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni;
  3. Le PMI hanno la possibilità di beneficiare della garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, fino alla misura massima prevista dalla vigente normativa (80% dell’ammontare del finanziamento), sul finanziamento bancario, con priorità di accesso.

In altre parole la nuova Legge Sabatini per l’acquisto di beni strumentali 2016 è quindi un contributo che il Ministero dello Sviluppo Economico riconosce alle  piccole e medie imprese (PMI) attraverso un contributo a copertura degli interessi sui finanziamenti bancari per gli investimenti realizzati per acquistare beni strumentali.

Il contributo quindi è pari agli interessi calcolati sul piano di ammortamento a rate semestrali al tasso di 2,75% annuo per 5 anni. Le imprese inoltre, che fanno domanda e rientrano nel contributo, possono richiedere che il finanziamento sia coperto dalla garanzia dello Stato, attraverso il Fondo di Garanzia PMI fino all’80% del finanziamento totale.

Cosa spetta alle imprese? Alle imprese che fanno domanda di accesso al contributo e che effettuano l’investimento per acquistare i beni strumentali o acquisirli in leasing spetta:

  • Investimento coperto da un finanziamento bancario o leasing, fino all’80% dell’importo dal Fondo di garanzia PMI.
  • La durata del finanziamento è di massimo 5 anni
  • Importo compreso tra 20.000 euro e 2 milioni di euro
  • Finanziamento deve essere utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

Grazie alla legge di Stabilità 2016, è previsto inoltre un’altra agevolazioni per le imprese e beni strumentali, il cd. Bonus super ammortamento 2016.

Imprese ammesse alla nuova Sabatini: Sono ammesse all’agevolazione della Nuova Sabatini, tutte le micro, piccole e medie imprese di Italia. Nello specifico sono ammesse al contributo sui beni strumentali 2015 le PMI in possesso dei seguenti requisiti:

  • Hanno una sede operativa in Italia.
  • Sono iscritte nel Registro delle imprese o di pesca
  • Godono pienamente dei propri diritti, non sono sottoposte a liquidazione volontaria o a procedure concorsuali e non sono in difficoltà economica.
  • Non sono imprese che hanno ricevuto e poi dovuto rimborsare aiuti ottenuti illegalmente o incompatibilmente alla Commissione Europea.

Quali sono i beni agevolabili con la nuova Sabatini?

La nuova legge Sabatini prevede un contributo per le imprese che effettuano investimenti per acquistare o acquisire in leasing i seguenti beni strumentali:

  • Macchinari
  • Attrezzature
  • Impianti
  • Beni strumentali ad uso produttivo
  • Hardware, software e tecnologie digitali.

Come devono essere i beni strumentali? I requisiti che i beni devono possedere per rientrare nel beneficio è che devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”. Sono quindi escluse le voci “terreni e fabbricati” e “immobilizzazioni in corso e acconti”.

Bonus beni strumentali 2016 modello domanda editabile:

Le imprese in possesso dei requisiti che vogliono accedere al bonus beni strumentali 2016 devono compilare la domanda sul sito ufficiale del MISE nella sezione del sito dedicata ai Beni Strumentali (Nuova Sabatini), una volta scaricato il modulo domanda l’impresa deve compilare la documentazione richiesta e firmare i moduli con la firma digitale ed inviare il tutto tramite PEC all’indirizzo PEC della banca a cui si chiede il finanziamento, a scelta tra quelle che aderiscono al bonus.

Dopo aver provveduto alla presentazione della domanda, inizia l’iter di verifica per la sussistenza dei requisiti da parte della banca, se l’esito è positivo si procede alla concessione del bonus e l’impresa può effettuare l’investimento già dal giorno successivo all’invio della domanda tramite PEC, fatta eccezione per il settore agricolo, e comunque sia entro 12 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento con la banca o intermediario autorizzato.

Effettuato l’investimento l’impresa deve poi attestarne il completamento entro il termine di 60 giorni al Ministero dello Sviluppo Economico, il quale provvederà all’erogazione del contributo in più quote annuali direttamente all’impresa.

 

Nuovissima Serie 7 carrelli diesel Doosan

 

DOOSAN – DIESEL – SERIE 7 – portata da 2.000 a 3.500 kg

La nuova serie 7:

  • Rispetta le severe normative anti inquinamento EPA Tier4 / Euro Stage 3B, senza bisogno di filtro anti particolato (DPF): minori costi di manutenzione, consumi ridotti, nessun ciclo di rigenerazione o necessità di sostituzione del filtro.
  • Prestazioni eccezionali grazie all’utilizzo di un motore Doosan G2 di nuova generazione e all’eccellente ripartizione di potenza tra trasmissione e sistema idraulico.
  • Robusto ed affidabile grazie a telaio e struttura protezione ad alta rigidità
  • Adatti ad un utilizzo gravoso, con lamierati d’acciaio di grande spessore e pochissime parti in plastica
  • Manutenzione ridotta con minori tempi di fermo macchina e costi operativi .
  • Nuovo assale trazione con Freni a Disco in Bagno d’Olio Dischi freno realizzati in un materiale innovativo, riducono lo sforzo al pedale e raddoppiano la vita utile.
  • Sistema idraulico con rilevamento del carico per migliorare efficienza e prestazioni Il motore regola costantemente la coppia motrice erogata adeguandosi alla richiesta dell’operatore ed ottimizzando i consumi.
  • Modalità energetica motore L’operatore può selezionare due modalità energetiche (Standard e ECO) per ottimizzare prestazioni e consumi di carburante. In modalità ECO i consumi sono ridotti del 5%.
  • Contrappeso –  Migliore capacità di raffreddamento grazie ad un radiatore di grandi dimensioni ed al maggiore flusso d’aria. Il nuovo design del contrappeso caratterizza tutti i carrelli Doosan Serie 7.
  • Nuovo filtro aria Nuovo filtro aria di maggiore volume, per aumentare la vita utile del motore. Sensore di massa aria (MAF) integrato.
  • Trasmissione a controllo elettronico (Optional) Riduce al minimo i contraccolpi all’inserimento della marcia. Gestisce il blocco dell’inversione ad alta velocità per aumentare la durata del differenziale. Interagisce col motore e col sistema idraulico per migliorare l’efficienza.
  • Luci a LED (Optional) Più sicurezza in ogni condizione ambientale g r a zie alla migliore illuminazione; maggiore durata.

Maggiore durata e manutenzione semplificata

Maggiore potenza e consumi ridotti grazie al nuovo motore Doosan D24A a controllo elettronico e ad una trasmissione di comprovata efficienza ed affidabilità. Doosan ha sviluppato un sistema di combustione innovativo a bassissima produzione di polveri sottili (ULPC) grazie al quale, utilizzando solo un catalizzatore ossidante DOC, si rispettano le severe norme anti inquinamento oggi in vigore; non viene utilizzato il filtro anti particolato DPF con grande vantaggio per il cliente: nessun fermo per rigenerazione, minori consumi e costi di manutenzione. Doosan è uno dei più rinomati produttori di motori diesel; l’adozione di un motore di propria produzione garantisce qualità, la migliore integrazione con gli altri componenti del carrello elevatore e la pronta fornitura di ricambi a prezzi competitivi. La costruzione robusta e l’utilizzo di componenti sovradimensionati rendono i carrelli Serie 7 ideali per ogni tipo di applicazione, anche la più gravosa. I freni a disco in bagno d’olio, virtualmente esenti da manutenzione, minimizzano i fermi macchina e garantiscono la sicurezza d’utilizzo del carrello elevatore nel tempo.

Rovesciatore idraulico con forche regolabili per tutte le tipologie di contenitori

Rovesciatore per bins applicabile a carrelli elevatori

  • Portata in rovesciamento 1200 kg
  • Portata in trasferimento 1500 kg

Innovativo sistema di bloccaggio brevettato

L’innovativo sistema di bloccaggio brevettato valorizza la novità di questo rovesciatore, dotato di forche regolabili per la presa di contenitori di varie misure.

Rovesciatore per bins dotato di serie di

  • Forche regolabili per la presa di contenitori di varie misure
  • Valvola di sequenza, che consente il bloccaggio ed il rovesciamento del bins con un solo comando
  • Aggancio/sgancio rapido
  • Tubi di connessione

E’ ideale per il rovesciamento e la movimentazione di bins nel settore ortofrutticolo.

 

 

250 mil. € e contributi a fondo perduto del 65% dall'INAIL per investire sulla sicurezza nel lavoro. | Semcar - Vendita, Noleggio, Assistenza  Carrelli Elevatori, Carrelli Magazzinieri, Lavapavimenti industriali, Traspallet, Veicoli Elettrici, Catania, Sicilia,

250 mil. € e contributi a fondo perduto del 65% dall’INAIL per investire sulla sicurezza nel lavoro.

Scade il: In attivazione a Dic. 2015


Anche per il 2015 l’INAIL metterà a disposizione oltre 250 milioni di € per finanziare progetti mirati ad aumentare le condizioni di sicurezza sul lavoro.

Infatti con la delibera CIV n. 10 del 16 settembre 2015 è stata confermata la misura che grande successo sta riscuotendo dal 2010 ad oggi e che il fondo messo a disposizione sarà pari al 24 per mille in  rapporto al gettito 2013, più una quota  parametrata al 3 per cento degli incassi per azioni di rivalsa realizzati nell’esercizio 2013, aumentato dei residui del bando precedente.

È stato confermato l’impianto generale che regola i criteri e le modalità di erogazione degli incentivi economici:
– privilegia le micro, piccole e medie imprese;
– agevola le imprese con lavorazioni caratterizzate da rischi rilevanti;
– promuove la collaborazione tra le imprese e le strutture paritetiche, gli Organismi bilaterali, le Parti sociali e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
– garantisce omogeneità nella distribuzione delle risorse a livello territoriale.

Nessuna modifica per quanto riguarda la percentuale di contributo, l’importo massimo del finanziamento, i criteri di assegnazione dei contributi e la soglia minima di accesso alla selezione.

Infatti l’incentivo consisterà sempre in un contributo in conto capitale che copre fino al 65% dei costi del progetto con contributo massimo erogabile per ogni progetto è pari a 130.000 euro, quello minimo a 5.000 euro.

Con questa misura sono finanziabili pertanto tutta una serie di investimenti come ad esempio:

  • impianti antincendio,
  • impianti elettrici a norma,
  • piattaforme mobili di carico
  • muletti e argani
  • sostituzione tetti dei capannoni in amianto
  • bobcat ed escavatori
  • pavimentazione antiscivolo
  • copricassoni per camion
  • messa in sicurezza muri di cinta
  • dispositivi di aspirazione
  • sostituzione impianti realizzati prima del 1996 e tutti quegli investimenti atti ad aumentare la sicurezza dei lavori.

L’Inail conferma il suo impegno nella lotta contro l’amianto, destinando il 30% delle risorse al finanziamento dei progetti finalizzati alla bonifica nei luoghi di lavoro dei materiali contenenti il materiale cancerogeno.

In più per le aziende agricole sarà predisposto un bando ad hoc cui sarà destinato il 10% delle risorse complessive disponibili. Tale bando sarà notificato alla Commissione Europea affinchè i finanziamenti per il settore non rientrino nel calcolo del de minimis, altrimenti limitati a 15.000 euro.